Pan giallo

Un po' di tradizione non guasta. 
Dolce laziale in cui la frutta secca fa da padrona, come è giusto che sia a Natale.
Il nome sembri derivi o dall'abbondante presenza della scorza e dei canditi d'arancia o perché veniva realizzato con l'aggiunta dello zafferano.
Può anche darsi che venisse glassato con della porporina dorata, ad imitazione del "pan d'oro" che il popolino attribuiva alle cene celestiali...chissà!
La ricetta è dell'Anna Gosetti della Salda.



Ingredienti:

300 g di farina di grano tenero 0
250 g di uvetta sultanina
200 g tra mandorle, nocciole, pinoli e gherigli di noci
100 g di fichi secchi
100 g di cedro e scorza di arancia canditi
100 g di miele (ho usato quello d'acacia)
75 g di pasta di pane
75 g di cioccolato fondente
20 g di olio extra vergine di oliva
15 g di cacao amaro
5 g di spezie miste (nel mio caso: cannella, noce moscata, zenzero, chiodi di garofano in polvere)
1 uovo
sale
Rum
burro per imburrare

Per la glassa

30 g di farina bianca
20 g di zucchero semolato
2 albumi

Sciacquate l'uvetta e lasciatela in ammollo per 15 minuti, dopodiché strizzatela.
Tritate il cedro e le scorze d'arancia, tagliuzzate i fichi. Scottate in acqua bollente le mandorle e le noci, poi pelatele e tagliatele a metà. Tostate le nocciole nel forno e poi spellatele strofinandole con l'aiuto delle mani, dopodiché tritatele grossolanamente.
Diluite la pasta di pane con l'olio e l'acqua tiepida (bisogna sciogliere la pasta); scaldate il miele e scioglietevi il cioccolato. Versate 250 g di farina in una ciotola, unitevi il sale (un pizzico), le spezie, il cacao, le mandorle, i pinoli, le noci, le nocciole, i fichi, le scorze d'arancia e il cedro, l'uovo, l'uvetta, la pasta di pane, una cucchiaiata di rum ed infine il miele al cioccolato (deve essere tiepido).
Impastate per amalgamare tutti gli ingredienti, formate una palla (nel mio caso l'ho porzionato in pani più piccoli) e lasciate riposare su un piano infarinato.
Preparate la glassa. Montate a neve i due albumi, aggiungetevi la farina e lo zucchero fino ad ottenere una pastella omogenea.
Accedete il forno a 180°.
Riprendete il pane e copritelo con questa glassa.
Imburrate una teglia e cuocetelo per circa un'ora. Sfornatelo, lasciatelo raffreddare e servite.
Si mantiene a lungo chiuso all'interno di una scatola di latta.


Commenti

  1. Adoro le ricette della tradizione e mi piacciono da morire i pani ricchi di frutta secca e candita. Da sballo, veramente!!!

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  2. Mi ricorda vagamente il panpepato Umbro che non è glassato, ma tutto nero e di una bontà da togliere di sentimento....
    Ma credo che anche questo sia qualcosa da non perdere vista la lista meravigliosa di cose stupende che contiene. Fai benissimo a riscoprire queste ricette che non vanno perdute.
    Ciao Cri.

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