Spezzatino di lepre con cipolle e fichi secchi...seconda prova per l'MTC
Per rendere questo post più interessante (viste le ricette in lizza: una più bella dell'altra) avrei potuto descrivere una fantomatica caccia alla lepre english style dei poveri con la sottoscritta armata di fucile appostata per ore e ore in attesa della preda, ma purtroppo sono troppo vigliacca per uccidere un animale con le mie mani...il massimo che ho fatto è stato disossarla: scena alquanto macabra svoltasi all'alba, con un canovaccio posto in cima all'animale per coprirne la testa e non guardare...che cavolo: perché ancora mangio carne non lo so...e soprattutto perché mi piaccia cucinarla e non tanto mangiarla è ancora più strano!
Avrei voluto proporla in "dolce e forte", ma poi è arrivato il super cinghiale di Mapi e così ho prolungato la marinatura fino a partorire questa versione, che non è altro che una ricetta che provai col coniglio qualche tempo fa. Ho aggiunto le cipolle affinché ci fossero le verdure e come pane da "puccio" ho scelto un pane con fichi (tanto per) e rosmarino cotto in cocotte.
Buona domenica cri
Per la marinatura:
1 litro di vino rosso (nel mio caso un rosso di Montalcino)
1 rametto di rosmarino
2 scalogni
timo
menta
2 foglie di alloro
1 carota
1 costa di sedano
Per lo spezzatino:
1 lepre da 2 kg circa
1/ bicchiere di olio extra vergine d'oliva
60 g di burro
3 cipolle tipo Giarratana (schiacciate tonde dorate)
250 g di fichi secchi
2 cucchiai di confettura di fichi
1/2 bicchiere di brandy
sale
pepe
Se avete la fortuna di conoscere bene il macellaio e soprattutto se ha il tempo di farlo fatevi disossare la lepre...altrimenti armatevi di sangue freddo e procedete. Non avendolo mai fatto ho seguito questo post.
Preparare la marinata. Versare in un contenitore il vino, unirvi le erbe, gli scalogni, la carota e il sedano puliti e tagliati in pezzi. Aggiungervi la lepre. Chiudere e lasciare riposare in frigorifero andando a rigirare ogni tanto per insaporire nello stesso modo tutte le parti.
Nel mio caso ho lasciato a marinare per tre giorni, ma due sono sufficienti.
Prima di cuocere togliere la lepre dal frigorifero, scolarla dalla marinata e riportarla a temperatura ambiente.
In un recipiente di ghisa far sciogliere il burro con l'olio. Quando risulteranno ben caldi aggiungere i pezzi di lepre e far rosolare a fuoco vivo per alcuni minuti.
Nel frattempo sbucciare e tagliare a fettine sottile le cipolle. Tagliare in due i fichi e lasciarli in ammollo con mezzo bicchiere di brandy e acqua fino a coprirli.
Una volta rosolata la lepre, sfumare con parte del liquido della marinata e, una volta evaporato, toglierla dal tegame e trasferirla in un piatto.
Nella pentola di cottura aggiungere le cipolle e far stufare a fuoco lento fino a quando risulteranno trasparenti. A questo punto aggiungere la lepre, i fichi ammollati e scolati e la confettura. Coprire, abbassare la fiamma e procedere alla cottura, che nel mio caso è stata di tre ore e mezza. Se dovesse asciugarsi aggiungere altro liquido della marinata.
Per il pane ai fichi (ho preso spunto da qui):
380 g di farina di grano tenero 0
250 g di fichi secchi
4 cucchiai di acqua calda
120 ml di acqua
1 cucchiaino di lievito di birra disidratato
160 ml di licoli
40 g di zucchero di canna
1 1/2 cucchiaino di sale
qualche ago di rosmarino
2 cucchiai di farina di mais
Tagliare i fichi a metà. In un mixer frullare 90 g di fichi con i 4 cucchiai di acqua calda fino ad ottenere una purea. Trasferire in planetaria con gancio e aggiungere il licoli, il lievito di birra e lo zucchero. Unire l'acqua e la farina. Iniziare a velocità 1 per circa 2 minuti. Aggiungere il sale. Far andare ancora per circa 6 minuti dopodiché aggiungere i fichi, il rosmarino e la farina di mais. Far andare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Trasferire in una ciotola, coprire con una busta di plastica e lasciar riposare in frigorifero per tutta la notte. Togliere dal frigo e lasciare a temperatura ambiente per un paio d'ore.
Accendere il forno a 250 °C.
Formare una sfera e trasferire in una cocotte di ghisa. Chiudere col coperchio e mettere in forno, abbassare la temperatura a 210 °C e lasciar cuocere senza mai aprire per un'ora.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di gennaio
nooo...cri.che fitta al cuore le tue parole sulla lepre, povera creatura.
RispondiEliminaNon ho giustificazioni...
Eliminaciao cri.sono rimasta male perchè mi sono immaginata la scena.ciò non toglie che hai raccontato la cosa per come è andata, non l'hai di certo fatto con cattiveria.Una volta lessi una cosa che secondo me è molto vera.Cioè che se ogni persona dovesse uccidere con le proprie mani l'animale di cui poi mangia la carne, diventerebbero tutti (tranne una piccolissima percentuale ), vegetariani.Siamo abituati a trovare la carne sul bancome del supermercato già tagliata a pezzi, senza testa, senza un volto.La maggior parte di chi mangia carne, non vuole di certo vedere ad esempio la testa del coniglio e del pollo, e questo perchè gli creerebbe dei problemi di coscienza.Poi, sai com'è...l'abitudine, anni di alimentazione sempre uguale a se stessa, le convenzioni e i luoghi comuni con cui ci hanno cresciuti, che ci hanno inculcato che la carne serve per le proteine.e poi il gusto.Ad alcuni piace proprio il sapore della carne, e allora si finisce che non ci si pone nemmeno più il problema che si sta mangiando un essere vivente.
EliminaDetto questo...il fatto che almeno tu ci abbia provato per due anni ad eliminare la carne, vuol dire che una piccola lucina dentro di te, si era accesa.E non si sa mai che si possa riaccendere.Magari arriverà quel giorno, se non arriverà...pazienza.Non tutti siamo uguali, non mi piaccione le etichette.Non sono d'accordo con chi ha deciso di non assumere più derivati animali, che dà dell'assassino a chi lo fa.Non sono nessuno per giudicare la vita degli altri.Io mi sono sentita di scegliere così.Mi sento meglio fisicamente, ho più energie, non ho più quel fastidioso reflusso gastroesofageo che avevo spesso, non sò più cosa sia la digestione lenta.La mia energia nel tai chi, nelle arti marziali, è molto aumentata.Sono più serena, calma e riflessiva.Mi sento più in pace con me stessa e il mondo, e vedo le cose sotto un'altra prospettiva.E questo grazie al percorso vegan che ho intrapreso.Quindi non tornerò mai indietro.
Io rimarrei carnivora anche se dovessi uccidere polli, conigli, maiali e mucche. ;-)
EliminaLa penso esattamente come te: trovo che sarebbe molto più onesto uccidere personalmente un animale per mangiarlo. La spersonalizzazione che non ti fa riconoscer più come essere vivente ciò che mangi è in effetti quel che succede....Ti ringrazio per ciò che hai scritto, dimostrando intelligenza e civiltà nel proporre il tuo punto di vista senza aggredire...per quanto mi riguarda: non lo so, ma come dici tu un lumino è sempre lì che lampeggia!....Mapi: sei proprio una strega cattiva!!!! :-)
EliminaLa lepre nun gliela fò, non per motivi etici ma perchè non ne amo il sapore (della selvaggina in genere), ma il pane al rosmarino con i fichi..... ellapeppa!!! Un bascione e buona domenica!
RispondiEliminaIn effetti in molti non amano il sapore della selvaggina e a dirla tutta puoi marinare quanto ti pare ma resta sempre: ti perdono e ti offro una fetta di pane! Un bacio cri
EliminaLa lepre mancava del tutto!!!!
RispondiEliminaMa sai che io non ho mai disossato una lepre???
Se tu non ti fossi cimentata in questa impresa non avrei mai riflettuto sul fatto che è un'operazione che mi manca!
Al contrario della Patty apprezzo molto questa carne e la mangerei molto, ma molto volentieri!
Certo che sei tosta eh!!!!!
Poi scusa, brandy e fichi secchi.....eccerto che la mangerei!!!
EliminaInsomma io mi devo mettere giù con la pala e tu con la lama!
Eliminanon ho parole tra il pane perfetto e questo spezzatino di lepre una vera bontà complimenti
RispondiEliminaAhah.. tesoro, che scenetta. Un po' noir, un po' horror.. per la povera lepre intendo! Però che piattino hai tirato fuori, ragazza mia. <3 Complimenti eh. Quel pane ai fichi (che adoro, dato che sono cresciuta a pane nero con fichi) è sensazionale...!!! Un abbraccio stella, con affetto.
RispondiEliminaElyyyy: che bello risentirti! Mi dispiace per la scena splatter...un bacio cri
EliminaChe brava che sei! Non che io avessi dubbi, ma così siamo al top del top. In bocca al lupo ;-)
RispondiEliminaUrca...non esageriamo! cri
EliminaMamma mia, Cri!!! Ma tu lo fai impallidire, il mio cinghiale, con questa fantastica ricetta!!!!
RispondiEliminaGià solo la disossatura della lepre, coperta dal canovaccio come nelle operazioni chirurgiche, ^_^ per me è da oscar: non mi sono mai cimentata! E poi la marinatura di tre giorni nell'ottimo vino, la cottura lenta con fichi e Brandy, quella meraviglia di pane ai fichi e rosmarino...
Semplicemente fantastica!!!! Non che mi aspettassi niente di meno, da te... ;-)
Un abbraccio.
Grazie...soprattutto a te che mi hai dato un'altra prospettiva e che in ogni post mi insegni qualcosa di nuovo. Un bacio cri
Eliminaper cucinare la lepre credo che dovrei davvero rincorrerla per prati, in vendita direi che non c'è:-) però si può provare con il coniglio e complimenti per il pane!
RispondiEliminaDevo trovare uno "spacciatore"...il mio macellaio, conoscendomi, appena l'ha avuta sotto mano me l'ha proposta: come rifiutare? Un bacio cri
Eliminabuonissima la lepre sono anni che non la preparo..anch'io sempre disossata..troppi piccoli ossicini, si sputacchierebbe troppo, ma la disosso dopo averla cotta...o meglio, dopo la marinatura la cuocio per una mezz'ora in acqua e verdure, disosso e poi preparo in umido... serve anche a togliere odore di selvatico... la tua è fantastica fichi e brandy..chissà che sapori... quanto al pane....fantastico, non ho parole!
RispondiEliminaL'idea mi piace per un sacco di motivi: ti semplifichi la vita, togli l'odore di selvatico e probabilmente aiuti nell'ammorbidire la carne....se mi ricapita la lepre proverò! un bacio cri
EliminaGià "l'operazione" (in tutti i sensi) di disossare l'animale (di cui ho anche avuto le prove… :D) merita un premio, molto più che averlo cacciato!
RispondiEliminaLa ricetta poi è da urlo (e non solo dei vegetariani), dalla marinatura, alla cottura, al pane… peccato solo non essere seduta al tavolo con voi!
Magari averti qui...sai le risate!
EliminaAnche io ho fatto il pane ai fichi, ma il tuo... che bello!
RispondiEliminaNon penso di aver mai mangiato la lepre, ma amo il coniglio, quindi mi sa che amerei questo piatto
Grazie...ora mi hai incuriosito!
EliminaScusa, ma perche' non approfitti del marito per queste operazioni? Comunque complimenti per il sangue freddo e la maestria. Ricetta da incorniciare, sapori e profumi che adoro e che ritornano spesso anche nella mia cucina. Ovviamente la lepre me la sogno...forse in Francia la posso trovare, pero'....ci provero' senz'altro ora che mi hai dato un motivo per farlo! Cosa non e' quel pane?!? Mi daresti le dimensioni della cocotte per questa quantita' di impasto? Cosi' mi regolo con quelle che ho io....
RispondiEliminaMio marito riesce ad aprire la pancia ad una persona, ma se gli chiedo di aiutarmi in queste situazioni gli fa impressione: vallo a capire!! Per quanto riguarda la cocotte è una Staub da 28. Un bacio cri
EliminaEh vabbè, cacciare e macellare è un brutto lavoro ma qualcuno deve pur farlo se il risultato è così buono!
RispondiEliminaMarco di Una cucina per Chiama
....ed è stato fatto! Grazie notte cri
EliminaAnch'io con la lepre non potrei proprio proprio farcela...ma immagino che il risultato finale sia stato ottimo! E quel pane...lo addenterei seduta stante, se potessi!
RispondiEliminaComplimenti (per la ricetta e per il sangue freddo!),
Mariangela - alittleplacetorest
Allora anche in questo noto una somiglianza!!!! Io adoro la cacciagione ma...non fatemi intervenire per pulirla.
RispondiEliminaAnche con il coniglio, quando lo compro dal macellaio della campagna (quello che li alleva amorevolmente per sterminarli e venderteli a peso d'oro)... chiedo sempre che NON mi faccia vedere la testa!
Mi fa impressione.
Lo mangio poi con gusto ma.... non posso guardarlo negli occhi.
La lepre poi mi ricorda quella in salmì che faceva la nonna (devo cercare la ricetta...) e la tua con i fichi mi incuriosisce tantissimo!
Metti poi che la 'mbriachi di Montalcino e mi hai conquistata!
Anche il pane è una meraviglia.
Brava brava brava... ti meriti una vittoria PIENA!
Nora
Lo confesso mai disossata una lepre e se devo essere sincera molta carne da cruda mi fa un po' impressione, quindi ti devo fare tutti i miei complimenti. Sono svenuta di fronte all'abbinamento con i fichi, trovo che stiano benissimo in questo tipo di preparazioni. In più ammollati nel brandy!!
RispondiEliminaPer il pane..beh le mie parole sono tutte di ammirazione, io non riesco mai a produrre niente di buono, questo invece mi sembra un risultato eccelso. Bella bella questa ricetta!!un bacio, Chiara
Il pane ai fichi mi piace moltissimo, messo nella wish list.
RispondiEliminaLa lepre...non amo la carne di coniglio - ricordi di infanzia in cui sono stata molto male -, nella mia vita glutinosa mangiavo le pappardelle col sugo di lepre, ma non ne andavo pazza, secondo me le mangiavo per affetto per chi le mangiava, che era poi il mio Nonno Mario...
Non ho particolare riserve per cacciagione o che.
La ricetta è davvero bella e credo che i sapori siano perfettamente integrati.
Brava davvero!
Buona settimana e a rileggerci presto sempre tra ricette e sorrisi :-D
Io direi che va benissimo così, hai reso l'idea! Anzi per me sei stata bravissima, anche se non l'hai uccisa con le tue mani :)
RispondiEliminaUn bacione!
Un Capodanno, mio marito era tornato dal pescivendolo con due astici vivi. Che ho deciso che dovevano morire per mano loro. Per cui, li ho messi sul poggiolo, spiegando loro che era meglio suicidarsi, piuttosto che finire i loro giorni in pentola o a bastonate. Ho chiuso la porta finestra e li ho lasciati lì. Alla sera, arriva il marito e chiede dove son finiti gli astici- e io gli rispondo che a quell'ora si sarebbero già dovuti suicidare da un po'. Quello chiede spiegazioni e sbianca: "Se son finiti nel giardino del vicino, gli vai dietro, a testa in giu" (se non mi avesse sposato, mio marito si sarebbe fatto frate francescano). Invece erano ancora lì, miracolosamente (per me) vivi. Su quello che è successo fra il rivenimento della cena e la cena nel piatto, non so dire: io mi son rintanata nell'ultima stanza della casa, con asciugamani sulla testa, televisione al massimo e mani sulle orecchie. Però, li ho cucinati e mangiati.
RispondiEliminaEsattamente come mangerei questo tuo spezzatino. Però, cosa non avrei dato, per vederti :-)
Senti, gran figata di piatto, ma veramente. Quel pane, è da rivista- ma tutto, nell'insieme, non è da meno. Mi sa che di questo passo, ci toccherà un mtc sul quinto quarto... o sul disossamento della selvaggina da pelo? ;-) sempre più brava, cri, sempre più brava.