Una torta di mele che si trasforma in torta di pesche e succo d'uva: tutti giù per terra!
La ricetta l'avevo pronta da un po', ma il tempo vola e non mi sono resa conto che la scadenza del
The Recipe-tionist è finita da un pezzo.
Pace: posto uguale, tanto Mai è una donna talmente intelligente che non sta a guardare queste cose.
Il post parte da qui. Da una donna con mille capacità, di una bellezza selvaggia, ironica e dolce che resta al posto suo, senza darsi mille arie, tanto non deve dimostrare nulla a nessuno.
Ecco: quanto vorrei che in molti prendessero spunto e ritornassero sulla retta via.
Sono stata a Taste in collaborazione, volontaria, con la scuola con cui ho seguito il corso professionale.
Il mio ruolo, come quello degli altri ex allievi, non è stato altro che far da "valletti" agli chef di turno che si cimentavano nei vari cooking show.
E qui la sorpresa. Gli chef di loro, ho potuto constatarlo anche in altre situazioni, sono persone "normali", ognuna con il suo carattere, che vengono collocate su una gradino più alto dei comuni mortali da chi gli sta intorno. In realtà loro, ovviamente parlo di quelli con cui ho avuto a che fare, sono più che disponibili al sorriso e al dialogo.
Chi mi conosce sa che sono tendenzialmente timida, o meglio discreta, negli approcci iniziali.
Di conseguenza me ne sto al posto mio.
Invece spesso e volentieri, proprio perché gli chef tendono ad esser portati sempre più spesso fuori dalla cucina, diventano più personaggi pubblici che altro e questo comporta tutta una serie di atteggiamenti caratteristici di chi fa parte del mondo mediatico.
Il mio sogno sarebbe di rivederli in cucina a fare quel lavoro per il quale eccellono, in quanto artigiani, in quanto conoscitori della materia.
E vorrei che non vi fosse questa sorta di atteggiamento adulatorio di chi gli sta intorno.
Sono persone, come tutti noi, capaci più di altri in una materia in cui molti si lanciano senza neanche comprenderne minimamente la fatica e lo studio che c'è dietro.
Sarebbe tutto più semplice.
Ma credo sia tutto un sogno.
Ormai pur di apparire, pur di trovare un posto in mezzo a tanti, si fa di tutto.
Si sgomita a mille e si calpestano i piedi.
Torta di pesche e succo d'uva (la ricetta originale è qui):
3 pesche bianche
3 uova
350 g di zucchero + altri 3 cucchiai
350 g di farina
1 yogurt alla mela
100 ml di succo d'uva
125 ml di olio di girasole
una bustina di lievito
un pizzico di sale
Foderate uno stampo con della carta da forno, io la inumidisco in modo che si addati meglio allo stampo. Ma se preferite potete ungere lo stampo e infarinatelo (io non avevo del burro) (ho fatto così)
Accendete il forno a 180 °
Lavate e sbucciate le pesche. Tagliatele a fette sottili (non troppo) e infarinatele leggermente, in questo modo "non sfondano" in cottura e rimangono in mezzo alla torta invece di precipitare in fondo.
Sbattete le uova con lo zucchero fin quando diventino cremose. Aggiungete lo yogurt, il succo d'uva, l'olio e amalgamate bene.
Versate un pizzico di sale, la farina e il lievito e mescolate velocemente, aggiungete 2/3 delle pesche infarinate, dando una leggera mescolata e versate nello stampo.
Disponete la pesca restante sopra.
Infornate per una cinquantina di minuti (fate sempre la prova dello stecchino).
Con questa ricetta partecipo fuori concorso al The Recipetionist di Flavia
Che buona deve essere questa torta così, con tutte le sue particolarità.
RispondiEliminaE poi...è vero, da quando ho cominciato a frequentare corsi, l'atteggiamento "divesco" da parte di chef e pasticceri, è l'unica cosa che mi "turba" un po'...
Per me sei dentro.... hai modificato una torta di Mai già magnifica in maniera eccellente, l'hai resa della stagione in cui l'hai preparata, .... oltre a questa ricetta hai tanto in cmune con Mai...siete due bellissime persone, vere ....e per me fa tanto fortuan avervi tra i miei amici.... unico neo è vederci poco....!!Grazie Cri..grazie grazie di essere come sei! Banana
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