Cheese cake fave e pecorino per L'Italia nel piatto
Oggi due piccioni con una fava...e la fava ci cade a pennello!!
Per l'uscita mensile de L'Italia nel piatto, il cui tema questa volta è il pic nic, ho scelto un classico del "maggetto" romano: le fave col pecorino. Ma una blogger, o meglio una super blogger, mi ha fatto conoscere un modo nuovo per presentarle e così le ho rubato la ricetta ed approfitto per ringraziarla ancora per aver partecipato al The Recipe-tionist del mese scorso.
Alessandra i miei ospiti ti hanno adorata!
Nello scrivere il post ho scoperto qualcosa che non sapevo. E' noto che la fava sia legata in un qualche modo al regno dell'aldilà, fatto sta che il 2 novembre, almeno qui a Roma, si trovano in tutte le pasticcerie le "fave dei morti", dei biscottini a base di mandorle.
Quello che non sapevo è il fatto che alla fava fosse stata collegata anche una simbologia erotica ed afrodisiaca, paragonando il baccello aperto all'organo femminile e i semi interni ai testicoli maschili. Così, col passare degli anni, questa leguminosa è stata associata al culto di Flora, dea della rinascita e protettrice della natura in germoglio. E proprio per festeggiare l'arrivo dell'estate e il risvegliarsi della natura che il 1° Maggio qui nel Lazio usa fare il pic nic in cui non possono mancare le fave col pecorino.
Eccole in una nuova versione. Buon weekend Cri
Ingredienti (per un anello rotondo da 18 cm, la ricetta è qui):
Base:
200 g di TUC (io tarallucci)
80 g di burro fuso
500 g di pecorino fresco (avevo solo quello romano piuttosto stagionato)
dai 50 ai 100 ml di panna
1 foglio piccolo di colla di pesce
2 kg di fave
2 cucchiai di panna
1 foglio piccolo di colla di pesce
Rivestite lo stampo con un rotolo di acetato e ponete la base su un foglio di carta forno.
Frullate benissimo i taralli e aggiungete il burro fuso. Amalgamate e versate il composto sul fondo dell'anello. Con le mani schiacciatelo bene, in modo da rivestire completamente il fondo in uno strato uniforme. Mettere in frigo per mezz'ora, come minimo.
Ammollate la colla di pesce in acqua fredda e fatela sciogliere in poca panna, scaldata al limite del bollore.
Setacciate il pecorino, come si fa con la ricotta, in modo da ottenere una crema liscia (avendo utilizzato un pecorino non fresco il lavoro di setaccio è stato durissimo ed ho dovuto aggiungere della panna liquida, ma va fatto!). Una volta setacciato, aggiungete la colla di pesce sciolta nella panna e, se è il caso, ancora un po' di panna, per renderlo più morbido (in totale ho aggiunto 100 ml).
Stendete il pecorino in uno strato uniforme sul fondo della cheesecake e mettete in frigo a rassodare per almeno due ore.
Sbucciate le fave e fatele bollire in acqua non salata: scolatele appena tenere e togliete loro la pellicina.
Ammollate la colla di pesce in acqua fredda e fatela sciogliere in due cucchiai di panna calda. Riducete le fave in purea, passatela al setaccio e aggiungete la colla di pesce sciolta nella panna, versate il tutto sullo strato di pecorino rassodato e lasciate in frigo, meglio se tutta la notte.
L'ho servita come fosse una torta con delle fette di salame tipo Milano sulla superficie, ma può essere tranquillamente tagliata in fette e portata al pic nic!
200 g di TUC (io tarallucci)
80 g di burro fuso
500 g di pecorino fresco (avevo solo quello romano piuttosto stagionato)
dai 50 ai 100 ml di panna
1 foglio piccolo di colla di pesce
2 kg di fave
2 cucchiai di panna
1 foglio piccolo di colla di pesce
Rivestite lo stampo con un rotolo di acetato e ponete la base su un foglio di carta forno.
Frullate benissimo i taralli e aggiungete il burro fuso. Amalgamate e versate il composto sul fondo dell'anello. Con le mani schiacciatelo bene, in modo da rivestire completamente il fondo in uno strato uniforme. Mettere in frigo per mezz'ora, come minimo.
Ammollate la colla di pesce in acqua fredda e fatela sciogliere in poca panna, scaldata al limite del bollore.
Setacciate il pecorino, come si fa con la ricotta, in modo da ottenere una crema liscia (avendo utilizzato un pecorino non fresco il lavoro di setaccio è stato durissimo ed ho dovuto aggiungere della panna liquida, ma va fatto!). Una volta setacciato, aggiungete la colla di pesce sciolta nella panna e, se è il caso, ancora un po' di panna, per renderlo più morbido (in totale ho aggiunto 100 ml).
Stendete il pecorino in uno strato uniforme sul fondo della cheesecake e mettete in frigo a rassodare per almeno due ore.
Sbucciate le fave e fatele bollire in acqua non salata: scolatele appena tenere e togliete loro la pellicina.
Ammollate la colla di pesce in acqua fredda e fatela sciogliere in due cucchiai di panna calda. Riducete le fave in purea, passatela al setaccio e aggiungete la colla di pesce sciolta nella panna, versate il tutto sullo strato di pecorino rassodato e lasciate in frigo, meglio se tutta la notte.
L'ho servita come fosse una torta con delle fette di salame tipo Milano sulla superficie, ma può essere tranquillamente tagliata in fette e portata al pic nic!
E ora gli altri:
Trentino-Alto Adige: La Pinza di Donna Simonahttp://www.afiammadolce.ifood.it/2015/05/la-pinza-di-donna-simona.html
Veneto: Cuor di mela http://ely-tenerezze.blogspot.com/2015/04/cuor-di-mela.html
Lombardia: Frittata con le cipolle (Fritada cun le sigule)
Liguria: perline ripiene e polpettone di fagiolinihttp://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/05/litalia-nel-piatto-le-ricette-per-il.html
Emilia Romagna: Bruciatini bolognesi e misticanza http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/05/bruciatini-bolognesi-e-misticanza-per.html
Toscana: Pan del pescatore
Umbria: Insalata di farro http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/05/insalata-di-farro.html
Molise: Le Facenne http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/05/le-facenne-pizze-fritte-salate-con.html
Campania: Frittata di spaghetti alla napoletana
Basilicata: Calzoni ripieni di carne: i Pastizzihttp://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/04/28/calzoni-con-la-carne-falagoni-di-rotondella-i-pastizzi/
Puglia: La focaccia alla barese: http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/05/cucina-pugliese-la-focaccia-alla-barese.html
Calabria:Pitta ripiena con tonno e cipolle rosse di Tropea
Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/
Cristiana ma questo è un capolavoro!!!!! Bellissima la tua cheese cake!!!! Dispiace fin tagliarla da quanto è bella! Complimenti cara!
RispondiEliminaQuante cose si imparano. Non sapevo che la fava fosse legata al culto dei morti, ne' tantomeno a quello della fertilità (che mi piace anche i più come tema :). Tu e Alessandra siete delle certezze, per cui mi sa che questa cheesecake deve essere una bontà unica. E magari la preparo prima che finisca il periodo delle fave :)
RispondiEliminaSapevo che le fave fossero legate al culto dei morti, invece per quanto riguarda la parte sessuale, credevo che la somiglianza andasse cercata solo fra baccello e organo genitale maschile (che, non per niente, in Toscana -ma anche in altre zone, credo- viene proprio chiamato fava) e non anche con quello femminile, e che da lì ci si collegasse ad un inno alla fertilità.
RispondiEliminaVedi come si imparano sempre nuove cose, e come posso sembrare perfettamente a mio agio commentando una cheesecake parlando di peni e vagine? Incredibile! :D
Adoro le cheesecake, dolci e salate.. ancora sogno una cheesecake che anni fa preparò mia mamma con grissini, gorgo e finocchi, e questa fave e pecorino sta immediatamente dietro! Una bellissima idea!
una genialata gustosissima!
RispondiEliminabuona domenica
Alice
Tra te che istighi e Giulia che risponde sono piegata in due.
RispondiEliminaCon Ale non si sbaglia un colpo, dove sei a fare il picnic che ti raggiungo subito!
Una vera golosità !
RispondiEliminaUna squisitezza Cri, da copiare subito!
RispondiEliminaMi hai fatto venire una fame tremenda! Invitante, sicuramente buonissima e bella da vedere!
RispondiEliminaOltre che appetitosa e' bellissima da vedere, complimenti!
RispondiEliminaI salati che si travestono di dolce mi piacciono tanto! Bellissima presentazione!
RispondiEliminaniente da invidiare ad una cheese cake dolce, bellissima e sicuramente anche buonissima, e poi fave e pecorino non possono mancare in un pic nic, un bacio
RispondiEliminaed eccomi qua a scoprire notizie sulla fava...simbolo erotico ed afrodisiaco, non si finisce mai d'imparare, ma soprattutto a scoprire questa delizia incredibile, una torta salata davvero sontuosa per gustare un classico binomio che in questo periodo anche sulla mia tavola non manca mai...ma in versione semplice semplice di fave e pecorino!
RispondiEliminabravissima Cri!
un bacione
Molto chic e molto invitante, bravissima!!
RispondiEliminaMamma mia e che post.......e che presentazione.
RispondiEliminaGrande
Sì, dalla Toscana confermo che la fava è la fava… maschile. Ma è anche un'offesa, per dire stupido, come del resto baccellone vuol dire qualcosa di simile, un uomo un po' scemo, sempliciotto. A parte questo, Cristiana, il post è bellissimo e la cheesecake stupenda. Un'idea fantastica realizzata benissimo!
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