Raviole col plin alla cacciatora: due MTC in uno e passa la paura!

MTC di settembre: le raviole col plin di Elisa...meglio di così?
Questa è la prima versione, quella che mi è venuta subito in mente dopo aver scoperto la ricetta del mese...su l'altra mi sto arrovellando: chissà che ne uscirà fuori.
L'Imperia ha ripreso vita e lo scoprire che alla fine non è che ci voglia poi così tanto a "sfogliare" ha fatto sia che sto raviolando a più non posso!
Impastare, tirare la sfoglia, preparare il ripieno fa molto famiglia...e son contenta di aver rispolverato il gesto.
Unico neo è la presenza dei piccoli mostri che alla vista della manovella e di un impasto sono andati in visibilio e così oltre ai plin tanti quadrucci e maltagliati per le minestre dell'inverno!
Forse ho giocato sporco sfruttando come ripieno la ricetta di un MTC di qualche tempo fa...ma almeno ho recuperato un'altra e-saltata e soprattutto ho imparato a fare il coniglio alla cacciatora come si deve, tanto che è stato gradito anche dal gigante peloso che lo odia con tutto il cuore.
...così, tanto per scaldarmi le mani, ecco i miei plin! Cri


...mi sembrava un giusto equivalente di misura...



Per la sfoglia:

200g di farina di grano tenero 0
1 tuorlo
2 uova grandi

Per il ripieno (la ricetta è di Ginestra):

1/2 coniglio tagliato in pezzi
1/2 cuore di sedano 
2 carote 
1 cipolle
2 spicchi d'aglio
250 ml di vino rosso secco
olive verdi
1 chiodo di garofano
2 foglie di alloro
timo-origano-rosmarino
capperi dissalati
sale
olio d'oliva

Per per preparare la sfoglia.

Disporre la farina a fontana, rompere le uova al centro ed iniziare a lavorare incorporando la farina poco alla volta. Continuare ad impastare fino ad ottenere un panetto elastico ed omogeneo.
Avvolgere con la pellicola e lasciare riposare per circa mezzora.

Per il ripieno.

Lavare il coniglio sotto l'acqua, asciugarlo e mettere i pezzi in un singolo strato all'interno di un recipiente. Spezzettarvi sopra gli aromi: il timo, l'origano, il rosmarino, l'aglio, il chiodo di garofano intero e le foglie di alloro. Ricoprirlo col vino e lasciarlo marinare per 4-5 ore (nel  mio caso l'ho lasciato tutta la notte).
Nel frattempo pulire e tagliare a pezzettini il sedano, le carote, l'aglio, tritare la cipolla e far rosolare il tutto con abbondante olio d'oliva (circa mezzo bicchiere). Dopo cinque minuti aggiungere le olive denocciolate e i capperi.
Trascorso il tempo della marinatura prendere ogni singolo pezzo di coniglio, asciugarlo, infarinarlo e sigillare la carne in un tegame con un filo d'olio d'oliva.
Quando tutti i pezzi saranno rosolati e dorati sfumare con parte del vino della marinata dopo averlo filtrato con un colino. Unire il soffritto, salare e cuocere a fuoco basso fino a quando la carne non risulterà tenera (eventualmente aggiungere dell'acqua tiepida).
Eliminare tutte le ossa, prelevare la carne e passarla al mixer con parte degli odori.

Realizzazione delle raviole:

Consiglio di andare a vedere il video che è "illuminante". Stendere la pasta con la sfogliatrice. 
Con l'aiuto di due cucchiaini formare delle nocciole di ripieno che andranno poste in fila sulla sfoglia. Piegare la sfoglia e pizzicare tra una pallina e l'altra, infine con l'aiuto della rotella dentata ottenere i piccoli ravioli.

Cuocere in abbondante acqua salata.
Per il condimento: prelevare metà del fondo di cottura rimasto passarlo al mixer, unirvi la parte rimasta intera e condirvi le raviole.




Con questa ricetta partecipo all'MTC di settembre.

Commenti

  1. un sacco di cose :-)
    la prima: ho appena scritto nel commento a Cristian che mia nonna faceva i ravioli tutti i giorni. E tutto era fuorchè una sfoglina,anzi: a vederla col mattarello in mano, incuteva paura, più che calore :-) Però, a quei tempi usava così. Un po' di farina, un uovo (ma a Genova, bastava l'albume o un po' di vino bianco) e magari gli avanzi della sera prima e in pochi minuti avevi allestito un pranzo da re. E tu, ora, me lo confermi: è più che altro una questione di testa...
    2) e anche di mani, visti i tuoi plin: chapeau, ragazza, perchè son delle dimensioni giuste.
    3) ultimissima cosa, il coniglio alla cacciatora: è stato uno degli mtc che ho amato di più e uno dei meno gettonati, perchè "il coniglio no, poverino". La mucca sì, il vitello sì, il maiale sì- ma il coniglio fa pena. Per noi liguri, che o coniglio o praticamente niente carne, è un colpo al cuore sentirsi accusati di malvagità e ogni volta che qualcuno riscatta questo piatto (siciliano, per altro- lo aveva proposto ginestra) me ne rallegro. In più, coi plin è la morte sua. In tutti i sensi ;-)
    Complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cosa che mi piace di più dell'MTC sono i tuoi commenti sempre "pensati"! Grazie.
      Riguardo al coniglio concorso al 100%: è una cosa che mi manda in bestia...gli altri si e lui no. Ho avuto i miei due anni vegetariani, ma per gola son tornata ad essere carnivora (anche se non è una giustificazione); quello che mi piace meno nel mangiar carne è proprio le metodiche d'allevamento, il fatto che l'animale venga "spersonalizzato" tanto da non riconoscerlo per non farti sentire in colpa e il fatto che vigliaccamente deleghiamo l'uccisione ad altri...ma questo è un discorso lungo e delicato...meglio lasciar perdere. Un abbraccio cri

      Elimina
  2. Che cosa bella la pasta fatta in casa.... vorrei tanto tuffarmi in quel piatto di sapori... bravissima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie: per il tuffo sei la benvenuta!

      Elimina
  3. Che cosa bella la pasta fatta in casa.... vorrei tanto tuffarmi in quel piatto di sapori... bravissima!

    RispondiElimina
  4. Cri stupenda questa pasta! ci piace e come hai detto tu, sa tanto di famiglia!
    che sia per te una buona settimana! Val

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! Come far le marmellate...e tu sai cosa intendo!!

      Elimina
  5. Mitica...la cosa più bella del tuo blog è sempre l'entusiasmo incredibile con cui ti lanci in nuove avventure!!!E ti sono venute benissimo...te lo dice una piemontesina...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh detto da te è un super complimento! cri

      Elimina
  6. Ma deliziosi!!!! Bravissima!!! un piatto davvero invitante!!! Buon lunedì!!

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Meravigliosi questi ravioli! Sono onorata che tu abbia scelto una mia ricetta e felice che vi sia piaciuta la mia versione del coniglio alla cacciatora :D
    Un abbraccio

    9/23/2013

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Son contenta di aver avuto modo di conoscerti!! E poi il nome del tuo blog mi ricorda Ginostra...e delle vacanze bellissime! cri

      Elimina
  9. Direi che le tue raviole sono perfette e per forma e per dimensione. in più adoro il coniglio in qualsiasi modo lo si cucini, quindi adoro le tue raviole :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli estimatori del coniglio son pochi...quindi: ben venuta!! cri

      Elimina
  10. Io amo sfogliare... e le tue raviole sono perfette.... Capisco cosa intendi quando le presenze si materializzano intorno alla imperia.... io le chiamo "meduse"... Bravissima! Un bascione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sento compresa...i miei sembravano delle piccole sfogline impazzite!!

      Elimina
  11. è vero, fa molto famiglia.
    in casa mia i tortelli li fa mio padre, divini, da solo chiuso in cucina, perchè è gelosissimo del suo ripieno e nessuno lo può toccare.
    delicati questi con il coniglio.
    baci bella.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cavolo: proprio oggi pensavo che i grandi chef son spesso uomini, ma le sfogline donne...e tu mi porti subito l'esempio contrario!! Disdetta! Bacio cri

      Elimina
  12. Tu sei una grande! Riunire due ricette dell'MTC è una cosa troppo bella, senza contare che il risultato sarà stato strepitoso: adoro il coniglio alla cacciatora e mi piace molto l'idea di usarlo come ripieno e come condimento. Coglie perfettamente lo spirito di questo piatto.
    Grazie

    p.s. son d'accordo con Ale, sul discorso relativo ai conigli: perché "maiale e vitello sì e coniglio no, poverino!"? ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! ...qui ho giocato facile! Un bacio

      Elimina
  13. Sarà che io a coniglio ci sono cresciuta, e che tutt'ora ogni volta che mia madre lo prepara mi chiedo come possa farlo così buono, che i tuoi plin mi sembrano una gran festa. E trovo il tuo tema perfettamente centrato considerando che nella tradizione piemontese la carne di coniglio era spesso usata nel ripieno sposata con quella di manzo e di maiale. E' un piatto sontuoso e tu sei sempre una grande. Pat

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! Cucinare il coniglio è un'arte...è una di quelle carni che rischia di diventare stopposa ...grazie a questa ricetta ho migliorato di molto. Pur avendo un ramo piemontese non sapevo che il coniglio facesse parte della tradizione: c'è sempre da imparare!

      Elimina
  14. Ciao Cri, piacere di conoscerti! Arrivo qui e guarda che magnifici ravioli che trovo, e poi con il coniglio che anche io, da buona genovese, mangio eccome! Mi sono messa fra i tuoi lettori, perché con questa ricetta mi hai proprio conquistato. Se ti fa piacere fallo anche tu, così non ci perdiamo di vista, ora mi faccio un giretto fra le tue ricette, un abbraccio
    Carla Emilia

    RispondiElimina
  15. forte!!! due piccioni con una fava!!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari