Eclair si lamponi per UnLamponeNelCuore
Kukes, Albania 5 maggio 1999
"Sono arrivati i profughi. Verso le 21:30 ci comunicano che le frontiere sono state aperte.
Alle 22:00 le prime luci lungo la strada. Sono arrivati in 750 circa. Mi hanno assegnato un paziente speciale: un bambino di un giorno. Ha il cordone ombelicale ancora attaccato.
L'ho lavato e medicato: è bellissimo.
La gente scorre, quelli che non stanno male proseguono il loro cammino.
Colpisce l'apatia...non c'è reazione. A chi si ferma offriamo tè e biscotti...ma gli sguardi restano sospesi nel vuoto, le mani sono rigide.
Ho parlato con un infermiere che è rientrato dalla frontiera...una situazione pesantissima e l'impotenza nel non poter fare nulla.
Donne picchiate, padri tolti alle famiglie, bambini soli...mi sembra impossibile che tutto quello che vedo e sento sia reale.
Gli aerei e gli elicotteri continuano a passare sopra le nostre teste, gli spari si sentono in lontananza per tutto il giorno...anche oggi pomeriggio mentre ascoltavo la messa.
Non riesco a rendermi conto di quello da cui sono circondata...
"Bruciano le case, ci tolgono i documenti"...uccidono gli uomini giovani: qui al campo solo donne, anziani e bambini...che fine hanno fatto gli altri?
Distruggere un popolo, cercare di eliminarlo...non riuscirò mai a capire"
Da un post di Anna Maria Pellegrino son venuti fuori tanti ricordi, ma soprattutto una splendida iniziativa.
"Con questa iniziativa, i food blogger che aderiscono a "unlamponelcuore" intendono far conoscere il progetto "lamponi di pace" della Cooperativa Agricola Insieme (http://coop-insieme.com/),nata nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi. Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto, mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell'antica coltura dei lamponi e sull'organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull'aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. A distanza di oltre dieci anni dall'inaugurazione del progetto, il sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola "ritorno" nella scelta del "restare".
Ingredienti:
210 ml di acqua
170 g di uova
90 g di margarina
90 g di farina
una punta di lievito in polvere
sale
youghurt bianco
250 ml di panna da montare
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di zucchero al velo
frutti di bosco assortiti
zucchero fondente
coloranti
Mettere l'acqua sul fuoco con un pizzico di sale. Ungere una teglia con della margarina ed accendere il forno a 190°
Unire la margarina all'acqua, farla sciogliere. Una volta sciolta aggiungere la farina a pioggia e girare con la frusta. Togliere dal fuoco. Rimettere sul fuoco e continuare a girare col famoso cucchiaio di legno fino a quando l'impasto non si staccherà dalla pentola. Trasferire in planetaria e far raffreddare per evitare che aggiungendo le uova queste si cuociano.
Quando l'impasto si sarà intiepidito iniziare a lavorare con la foglie ed iniziare ad aggiungere le uova: una alla volta. Precisazione: attenzione con le uova...aggiungerne fino a quando il composto non risulterà ben elastico. Dopo il secondo uovo aggiungere la punta di lievito.
170 g di uova
90 g di margarina
90 g di farina
una punta di lievito in polvere
sale
youghurt bianco
250 ml di panna da montare
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di zucchero al velo
frutti di bosco assortiti
zucchero fondente
coloranti
Mettere l'acqua sul fuoco con un pizzico di sale. Ungere una teglia con della margarina ed accendere il forno a 190°
Unire la margarina all'acqua, farla sciogliere. Una volta sciolta aggiungere la farina a pioggia e girare con la frusta. Togliere dal fuoco. Rimettere sul fuoco e continuare a girare col famoso cucchiaio di legno fino a quando l'impasto non si staccherà dalla pentola. Trasferire in planetaria e far raffreddare per evitare che aggiungendo le uova queste si cuociano.
Quando l'impasto si sarà intiepidito iniziare a lavorare con la foglie ed iniziare ad aggiungere le uova: una alla volta. Precisazione: attenzione con le uova...aggiungerne fino a quando il composto non risulterà ben elastico. Dopo il secondo uovo aggiungere la punta di lievito.
Con la sac a poche e la bocchetta liscia realizzare dei salsicciotti di pasta. In forno fino a quando non saranno dorati.
Farli raffreddare.
Nel frattempo preparare la chantilly facendo montare la panna assieme allo zucchero a velo e ai semi della bacca di vaniglia. Lavare ed asciugare i frutti di bosco.
Tagliare a metà le éclairs.
Preparare lo zucchero fondente. Farlo sciogliere a bagnomaria fino a che non raggiunge i 60° (non di più altrimenti quando si asciuga si screpola). Colorarlo con una goccia di colorante (ho usato il rosso per ottenere il rosa).
Far asciugare.
Tagliare l'écair a metà, mettervi un cucchiaino di yoghurt e della chantilly con la sac a poche con la bocchetta grande rigata. Decorare con lamponi.
Con questa ricetta partecipo all'iniziativa UnLamponeNelCuore
Mi dispiace non essere riuscita a partecipare ma sono con voi in questa splendida iniziativa! Un abbraccio
RispondiEliminaSperiamo che i nostri contributi possano essere d'aiuto a queste donne
RispondiEliminaÉ stato bellissimo partecipare a questa iniziativa di solidarietà, tutte insieme!
Ciao
Elisa
fa male al cuore pensare a queste donne, a queste noi che hanno avuto questo dolore...
RispondiEliminase nel nostro piccolo gli abbiamo dato una mano quest'anno la festa delle donne è servita non solo ai fiorai.
un abbraccio Cri
Sandra
gli eclair li provo di sicuro, non appena la mia piantina di lamponi farà di nuovo il suo "dovere" e mi riempirà di frutti, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminameravigliosi! bellissima proposta! complimenti! sono contenta di aver aderito anch'io!
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