Sardegna mon amour e...minestra d'anguille come digestivo! Prima 1/2 tappa...
Parlo di Sardegna, di quella Sardegna che a metà dicembre mi è entrata nel cuore e che è rimasta lì, Sardegna fatta di paesaggi, profumi, persone meravigliose.
Sardegna sconosciuta, dimenticata, imprevista e sorprendente.
Una volta in volo, destinazione Cagliari, scordo tutto: famiglia, figli, problemi, rotture.
Il viaggio è questo: spegnere un interruttore e aprire una finestra...far entrare aria nuova!
Questa scoperta la devo all'AIFB, ma soprattutto alla Camera di Commercio di Cagliari, Nuoro, Sassari ed Oristano.
Prelevati all'aeroporto, sotto la guida di Giuseppina, ci siamo inoltrati verso il Sarrabus.
Alberi di arance, clementine, limoni...distese infinite.
Siamo nella Sardegna orientale, nella zona che racchiude i comuni di Burcei, Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasimius....sicuramente l'ultimo vi sarà familiare, ma vi assicuro che dietro agli altri nomi c'è un mondo da scoprire!
Dopo qualche smarrimento siamo arrivate alla Peschiera Feraxi, prima tappa del tour.
Dopo aver incontrato Giuliano Meloni, assessore comunale alle politiche giovanili di San Vito e Cristiana Verde, del Gal SGT, veniamo portate a visitare la peschiera.
Dopo aver incontrato Giuliano Meloni, assessore comunale alle politiche giovanili di San Vito e Cristiana Verde, del Gal SGT, veniamo portate a visitare la peschiera.
E' un luogo incantato, sembra di essere in montagna, al lago e al mare allo stesso tempo.
Sullo sfondo le montagne, la laguna in cui si perde lo sguardo e al di là il mare. Una meraviglia!
La Cooperativa è stata fondata negli anni 70 da Antonio Cuccu e continua la sua attività di pesca sotto la guida del figlio Gian Piero.
Dopo la visita alla peschiera siamo state "sfamate" (nel vero senso della parola) nel ristorante presente nella struttura.
Grazie allo chef Franco Solinas ho potuto provare cose mai mangiate come gli anemoni fritti e "abboffarmi" di piatti meravigliosi!
Grazie allo chef Franco Solinas ho potuto provare cose mai mangiate come gli anemoni fritti e "abboffarmi" di piatti meravigliosi!
Apro una parentesi. E' stato il pranzo che ha dato avvio alle danze, che ha aperto una voragine incolmabile che a fatica tento ancora di arginare. Se chiudo gli occhi mi tornano in mente certi sapori...e sono rimasta talmente folgorata che in una mia visita successiva ho provato a bissare...ma purtroppo erano chiusi...sigh!
Il pasto si è concluso con un digestivo alquanto particolare che abbiamo avuto il coraggio di assaggiare solo in poche...una minestra a base di anguille.
E vincendo la mia repulsione ho deciso di tentare con dei gronghi.
Ora vi lascio la ricetta...e il viaggio continua...
Sa minestra da anguidda cun fregua sarda (ricetta presa da qui):
800 g di anguille (le ho trovate piccoline)
5 cucchiai di olio extra vergine di oliva
3 cucchiai di doppio concentrato di pomodoro
3 spicchi d'aglio
un ciuffo di prezzemolo tritato
200 g di fregola sarda
pistilli di zafferano
sale e pepe
Fate rosolare l'aglio e il prezzemolo tritato in una pentola in cui avrete scaldato l'olio. Attenzione che non brucino. Aggiungete il concentrato di pomodoro. Unite 800 ml di acqua e fate cuocere per 10 minuti.
Nel frattempo eviscerate le anguille e tagliatele in pezzi. Trascorsi i 10 minuti unite le anguille e fate cuocete per altri 5 minuti.
Con l'aiuto di un mestolo forato scolate le anguille in un piatto e proseguite la cottura aggiungendo eventualmente altra acqua a seconda della consistenza che volete ottenere.
In una pentola a parte portate ad ebollizione dell'acqua. Salatela ed aggiungete la fregola. Cuocetela fino a metà cottura. Scolatela ed aggiungetela al brodo di anguilla, terminate la cottura della fregola.
Prima di servire aggiungete l'anguilla e unite lo zafferano. Aggiustate di sale e pepe e servite.
non so se ce l'avrei fatta con il brodo di anguilla ;) ma comunque sembra veramente che sia stata un esperienza eccezionale ....
RispondiEliminaTi assicuro che ce l'avresti fatta!
RispondiEliminaIl digestivo è davvero particolare, come pure il pranzo! Io comunque l'avrei preso senza troppe difficoltà perché sono sempre curioso di provare cose nuove! Lontano da caos estivo, poi, la Sardegna è particolarmente suggestiva! ^_^
RispondiEliminaAnemoni me li hanno già fatto mangiare un amico ristoratore in una cittadina di mare, ma le anguille no proprio non ci riesco. Ottima ricetta ma stavolta glisso. Un abbraccio e buona fine settimana.
RispondiEliminaCiao Cristiana, questa zuppa di anguille mi ispira molto!!!! Devo provarla assolutamente in memoria del nostro blog tour ;)
RispondiEliminaBel racconto
Ornella