INSALATA DA TIFFANY: PERCHE' #questoepiubello
Ed eccoci di nuovo qui più belli, più pimpanti e più snelli che mai (su quest'ultimo punto stenderei un velo pietoso, almeno per me!)
Chi? Il gruppo più gruppo che c'è, quello dove vige lo spirito di squadra, il divertimento, la competizione di quella buona, quella che ti fa crescere e diventare "grande" o almeno un tantino meglio.
Il tema di questo secondo volume è "figherrimo".
Dite la verità? Quando si invita gente a cena non è sempre tema dolente il decidere che insalata preparare?
Si ricade sempre sulle stesse, tasto dolente di molte tavole, forse perché diventa un surplus, qualcosa di accompagno a cui prestare meno attenzione.
In questo caso diventa protagonista e la fantasia ha raggiunto vette insperate.
Bello tutto: le ricette, le fotografie, la grafica..tutto perfetto!
E poi l'insalata è sempre di stagione e quindi tutti di corsa che #questoepiubello!
Giusto un assaggio... |
Il libro è edito da Sagep Editori a cura di Alessandra Gennaro, le fotografie sono di Paolo Picciotto (mica pizza e fichi!), le illustrazioni della mitica Mai Esteve (quando si dice che tutto il gruppo ha partecipato al progetto!) e l'impaginazione di Barbara Ottenello di Sagep Editori.
Direzione editoriale di colui che ha creduto al tutto Fabrizio Fazzari.
Come per L'Ora del Paté anche questa volta parte dell'incasso andrà devoluto in beneficenza.
Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri. it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.
Che altro dire?? Di corsa a cercarlo!
Giusto, di corsa a cercarlo!
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