Il vero "mappazzone" o meglio....Polpettone all'uso zingaro...la cultura chiama...
Firenze, sabato 1 ligio 1895
"Finalmente, dopo lunghe prove, son riuscito ad ottenere il polpettone che ho assaggiato nel corso della mia così strana visita al castello di Roccapendente. Ho capito, dopo alcuni fallimenti, che è fondamentale aggiungere gli ingredienti nel giusto ordine, uno per volta, e lasciare cuocere ognuno per il tempo necessario, giacché ognuno dei componenti di questo pasticcio richiede il proprio tempo per acquisir la giusta consistenza, e il giusto sapore.
E' anche fondamentale che gli ingredienti siano dei più fini, ma questo ognuno che fa cucina lo sa: non esistono i peperoni come categoria platonica ed immutabile, ogni peperone è diverso. Però trovando un mercante che dia fiducia, e stando con l'occhio ben aperto, e non buttando via il pezzo ammarcito, ma tagliando via con un coltellino la parte brutta, si può far molto con poca spesa.
Ma bando a queste ciance da vecchio rincorbellito. Trascrivo qui di segugi la ricetta, la quale però ho deciso che eseguirò solo per gusto mio e dei miei ospiti, e non riporterò nel mio manuale; io amo narrare gli aneddoti legati ad ogni piatto, e in questo caso son così tante le storiche dovrei contare, che richiederebbero un libro per conto proprio."
"Polpettone all'uso zingaro
Tonno sott'olio, gr 500; Peperoni gialli, n.2; Pane del giorno avanti, gr 300; Olive nere , gr 100; Uova, n.2; Latte, decilitri 2; Olio, 3 cucchiaiate; Burro, Gr 20; Pangrattato, gr 40; Panna della più fine, decilitri 0,5; Costole di sedano lunghe un palmo, n.3; Prezzemolo, alcune foglioline.
Avendo a disposizione olive taggiasche il piatto ne guadagnerebbe.
Passare i peperoni sulla piastra onde spellarli con facilità, soffregandoli nella carta gialla; mondarli, privarli dei semi e tagliarli a pezzetti. In una ampia padella, fare soffriggere il sedano a sottili fettine, e quando avrà preso il colore aggiungere il peperone e far cuocere per il tempo di un saluto ad una bella dama.
Mettere nel frattempo il pane ad ammollare nel latte dopo avergli fatto alzare il bollore.
Aggiungere indi il tonno, dopo averlo sbriciolato con una forchetta, e lasciare che si ritiri. In successione, sempre girando, aggiungere olive snocciolate, il pane ammollato e strizzato, prezzemolo, sale e pepe. Lasciar quindi raffreddare.
In una ciotola riprendere il composto, intridendolo con le uova, e lavorandolo bene con le mani; poi legare con la detta panna.
Si unga quindi una teglia di rame stagnato e si spolverizzi con la metà del pangrattato; versare quindi il composto, coprire la superficie col resto del pangrattato e cuocerlo nel forno o nel forno da campagna.
Questa dose potrà bastare per quattro persone; ed anche di più, se si accontentano."
da "Odore di chiuso" di Marco Malvaldi
...non sembra un food blogger ante litteram?...chi narra è l'Artusi...notte Cri
Con questa ricetta partecipo al contest di Rosso Lampone
grande! un libro strepitoso quello di Malvaldi e gli altri del Bar Lume li hai letti? i primi 3 sono simpaticissimi, in seguito si ripete ma Odore di chiuso è stata una rivelazione!!!
RispondiEliminabòno 'odesto mappazzone :-)
ciao
cris
...ancora no...porrò rimedio! Il mappazzone non è affatto male...e poi, poverino, l'ho tagliato caldo...
Eliminanotte cri
grandissima Cri!!! il mappazzone mi ha fatto morire! :-D
RispondiEliminama chissà che gusto ùè!
buona notte cara
Il gusto c'è ...buono...da non amante del sedano in questo mescolume di sapori non è affatto male...cri
EliminaMappazzone o no è invitante e lo trovo particolarmente adatto per la stagione no non è un diludendo...anzi!!!
RispondiEliminaPfiuuu: sospiro di sollievo!!
EliminaArtusi ha perso il treno perchè non aveva un pc! Lo sai che Malvaldi non l'ho letto? Mi avete incuriosita! Un bascio bella donna!
RispondiElimina...in mezzo a tutte le gallinelle ci sarebbe stato perfetto!!
EliminaMa va, quale mappazzone! Io lo trovo rustico e bellissimo, mi sembra di sentire l'odore delle olive....gnamm
RispondiEliminaIn realtà mette davvero voglia...mi ricorda un qualcosa che ho assaggiato un po' di anni fa, preparato da amici veneziani dei miei genitori..SPETTACOLARE !
RispondiEliminaBuon 1° maggio !
...a questo punto scatta ricerca sulle origini del mappazzone...
EliminaMi piace da impazzire! Grandissima.
RispondiEliminaAvevo capito che a narrare fosse l'Artusi... mi piace leggerlo... ma non ho mai fatto una sua ricetta. Il libro di Malvaldi mi manca, prendo nota ;) Ottimo mappazzone (quanto mi fa ridere 'sta parola... che poi, se tutti i mappazzoni fossero così! :D), devo provare! Un abbraccio, buon 1° Maggio :**
RispondiElimina...devi cimentarti...deludono raramente!
Eliminaun mappazzone di tutto rispetto!! BRava Cri! :)
RispondiEliminaNon lo conoscevo e mi piace molto,deve essere proprio buono!
RispondiEliminaZ&C
No, dai altro che mappazzone, buono, buonissimo!
RispondiEliminaFatto e postato un pò di tempo fa!!Ogni tanto ci piace scovare e provare le ricette dei libri e così è capitato anche con questa, che è piaciuta a tutti!
RispondiEliminaSono venuta a vedere....il tuo è molto più "presentabile"!!!! Un abbraccio cri
Eliminanon trovo il polpettone un mappazzone ma un pasto ottimo e se fatto coningredienti giusti, equilibrato e si stagione.il tuo mi piacemotlo
RispondiEliminaCi credi che ho finito di leggere proprio ieri sera "Odore di Chiuso"???Fortissimo l'Artusi quasi detective con i suoi mustacchioni bianchi...e quel polpettone zingaro me lo immaginavo esattamente come quello che hai fatto e fotografato tu!!!
RispondiEliminaGrazie...deve esser stato un bel tipo...
Eliminauna bella prova, brava per cucinare non basta la ricetta o gli ingredeinti cìè il modo di farla e cambia e poi le ricette hanno bisogno di essere elaborate sempre un po'
RispondiEliminagrazie...in effetti la rielaborazione è la parte più divertente...cri
EliminaCiao cara, volevo informarti della chiusura del mio contest al quale hai aderito e ringraziarti personalmente per la partecipazione!
RispondiEliminaVorrei inoltre ricordarti che in comune accordo con gli amici di Altracasakft, abbiamo deciso di omaggiare tutte le partecipanti al mio contest con un buono sconto da usufruire per la prenotazione della tua prossima vacanza a Budapest...non farti scappare l'occasione e viene a scoprire come ottenere il coupon di sconto...http://squisitocooking.blogspot.it/2013/05/chiusura-del-contest-viaggio-nel-gustoe.html
Ti aspetto...e grazie ancora cara!
Un bacio
Grazie a te...resto in attesa di prossime sfide! cri
EliminaCiao, mi ispira molto il mappazzone!
RispondiEliminaSe vieni sul mio blog c'è un premio per te :)....legato a "Versatile Blogger Award"....
Grazie...passo subito...cri
EliminaSembra davvero super gustoso!!!!
RispondiEliminac'è un premio per te sul mio blog ;)
RispondiEliminaCiao Cristiana, questo libro mi è piaciuto molto e Malvaldi scrive davvero vebe.
RispondiEliminaLa ricetta ho provato a realizzarla anche io ( come resistere?), hai ragione è proprio un mappazzone, anche se buonissima.
Tu sei riuscita anche a farla apparire fotogenica :)
ciao Loredana