Pane in cocotte alle castagne con uvetta, pinoli e olio ramerino

Oggi posto e basta che ho il cervello stanco da discussioni infinite.
Il fatto è che il mio vero sogno sarebbe quello di vivere chiusa in solitaria in una cucina, senza dover parlare con nessuno o forse, meglio ancora,  in una comunità hippy a farmi di canne dalla mattina alla sera...circondata da persone rilassate che non si avvelenano la vita per stronzate.
E con questa massima vi lascio il mio pane, che mi dà tante soddisfazioni soprattutto da quando ho il lievito centenario di Giulia che non fallisce un colpo.
Ho scelto la farina di castagne come "omaggio" ai racconti di mia nonna.
Da moglie di partigiano gli anni della guerra furono piuttosto difficili e nei suoi ricordi spesso comparivano le castagne in sostituzione di quello che non c'era...purtroppo ai giorni nostri stanno diventando una rarità; questo pane in un qualche modo le ricorda, mi riporta indietro e spero che lo stesso scateni in voi.



Ingredienti:

250 g di farina di grano tenero W170
250 g di farina di grano tenero W 240-260
100 g di farina di castagne
400 ml di acqua
200 g di lievito madre rinfrescato
1 pugno di uvetta del Cile ammollata
1 pugno di uvetta sultanina ammollata
1 pugno di pinoli (un sacco di pugni!)
30-40 ml di olio extra vergine di oliva
rosmarino
13 g di sale fino




Sciogliere il lievito madre nell'acqua in una ciotola. Aggiungere le farine e girare con una spatola per far assorbire tutta l'acqua. Lasciar riposare per qualche minuto.
Cospargere di sale e lasciar riposare per una ventina di minuti.
Nel frattempo scaldare l'olio, senza portarlo ad ebollizione, e gettarvi una manciata di aghi di rosmarino. Lasciare sul fuoco per qualche minuto e far raffreddare. 
Filtrare l'olio e versarlo sull'impasto iniziando a fare delle pieghe in ciotola (vedi qui). 
Ho ripetuto l'operazione tre volte ad intervalli di 20 minuti. Prima di mettere in frigorifero ho aggiunto i due tipi di uvetta e i pinoli, ho fatto un altro giro di pieghe, ho coperto con della pellicola e messo in frigorifero fino al giorno successivo.
Dopo aver tolto l'impasto dal frigo riportarlo a temperatura ambiente per 2-3 ore.
Ho cotto il pane nel barbecue esterno. Prima l'ho portato a temperatura (270°) posizionando all'interno la pentola di ghisa in cui andrà cotto il pane.
Rovesciare l'impasto su della carta forno, spolverizzarlo di farina e procedere con delle incisioni con l'aiuto di un coltellino affilato. Posizionare il tutto nella pentola, chiudere col coperchio, richiudere il barbecue e abbassare la temperatura a 210°.
Lasciar cuocere senza mai aprire per un'ora.


Vorrei ringraziare Pat di Pandipane da cui imparo ogni giorno qualcosa!
Invece l'ispirazione è venuta da qui.



Con questa ricetta partecipo al contest promosso dall'AIFB categoria Pane.

Commenti

  1. ciao cara
    ammappete quanti pugni :) , certi gironi vorrei scrivere anche io una ricetta con tanti pugni per ovviare al desiderio di darli a qualcuno :D
    delizioso questo pane , ne immagino il profumo, lo proverò magari in purezza, senza pugni :*
    baciotto

    RispondiElimina
  2. Bellissimo questo pane, mi sembra di sentire il profumo che si leva da dalla fetta!

    RispondiElimina
  3. Anonimo10/21/2014

    Ah, meraviglia! Praticamente un castagnaccio in forma di pagnotta...dalla foto fa troppa gola. Io adoro la farina di castagne, credo di averci fatto qualsiasi cosa ma dato il mio non felicissimo rapporto coi lievitati questo mi mancava... Adesso che lo vedo, pero, lo metto in lista. Buonissimo!

    RispondiElimina
  4. Contentissima che il mio lievito centenario serva a sfornare meraviglie del genere, profumate di castagna, rosmarino, uvette e pinoli (un castagnaccio in altra forma)
    E il giorno che vuoi fondare quella famosa comune a fumar canne e viver sereni, contami :D

    RispondiElimina
  5. Un pane divino.... Lo proverò sicuramente....

    RispondiElimina
  6. Ciao Cri! è tanto che non passo a farti un saluto. Lo sai che mi hai fatto troppo ridere con la storia della comunità hippy? hai teso l' idea! Se trovi quel posto lì, chiamami che ti seguo a ruota! a parte questo... il tuo pane spacca! bellissimo da vedere, buono. io adoro la farina di castagne. Un abbraccio grande. Vale

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari